October 26, 2020No Comments

REA! Art Fair: scopri gli artisti

il team REA!

Dal 30 ottobre al 1 novembre 2020 arriva REA! Art Fair alla Fabbrica del Vapore di Milano. Una fiera d’arte indipendente per artisti emergenti. L’ampio spazio, uno dei contesti più vivaci e creativi della città e dal forte respiro internazionale, mette in mostra i 100 artisti contemporanei selezionati dal team curatoriale di Rea! Art Fair e disposti in 6 sezioni.

Reattiva, aperta, radicalmente nuova, ReA! sfida il mercato dell’arte adottando un nuovo e dirompente approccio per una fiera indipendente dedicata all’arte emergente. Gli artisti avranno la possibilità di esporre le proprie opere, promuovendo direttamente il loro lavoro.

Clarissa Schnitzer, (b. 1987) and Robert Utech, (b. 1988)

Con la sua prima edizione, lanciata con una campagna di raccolta fondi su GoFundMe, ReA! Art Fair si propone, sulla scia di esperienze internazionali già di successo, di portare anche nella città di Milano un’idea nuova di fiera, che non si concentri sulle gallerie ma sugli artisti. Una sfida che permette ai 100 selezionati di far parte di un progetto unico: un’occasione in cui promuovere e presentare sul mercato la propria arte, senza intermediazione.
Organizzata dal team dell’associazione culturale ReA Arte, fondata da un gruppo di giovani imprenditrici della cultura, ReA! Art Fair ha come obiettivo quello di superare il modello tradizionale di fiera, supportando − in un mercato sempre più sfidante − vendite trasparenti, affiancate da un’adeguata rappresentazione e un giusto valore delle opere. Prendendo posizione al fianco dei giovani artisti e degli studenti di arti visive, ReA! Art Fair creerà un dialogo tra nuovi meritevoli talenti, i collezionisti, il pubblico e numerose istituzioni cittadine, nazionali e internazionali, con lo scopo di continuare anche a manifestazione ultimata.
Con un intreccio delle sue sei sezioni − Fotografia, digital art, performance, pittura, scultura, installazioni − ReA! Art Fair proporrà un progetto unico, definito dalle curatrici Maria Myasnikova, Tuğana Perk, Laura Pieri, Paola Shiamtani e Pelin Zeytinci, che si svilupperà come un unico flow interattivo e sensoriale di opere d’arte, interconnesse tra di loro. Tutte le opere esposte saranno in vendita e i proventi sosterranno direttamente gli artisti e la loro pratica.

Steven Antonio Manes (b. 1993)

La selezione di REA! Art Fair prevede un totale di 100 artisti, tutti indipendenti ed emergenti, provenienti diversi paesi del mondo (Stati Uniti, Lituania, Giappone, Thailandia, Germania, Inghilterra, Paesi Bassi), per un totale di 29 artisti internazionali e 71 nazionali. Saranno inoltre presenti alla fiera 4 guest artists: Myasnikova Maria, Rebor, Martini Matete, Jaffer Shahina.

I 100 artisti selezionati per REA! Art Fair sono:

Adamou Elena; Arta, Raituma; Asai, Sayaka; Barletta, Nausica; Bellini, Gaia; Bislacchi; Brandimarte, Antonio; Camani, Martina; Caruso, Beatrice; Cecchini, Alessandra; Cescon, Stefano; Cestrone Lavinia; Chinchue, Alisia; Cichon, Magdalena; Cogliati, Leo; Colombini, Luna; Cordier, Pauline; Costanzo, Alessandro; Cro, Dominique; Cubas, Gianella; D’Amico, Michele; Dardano, Valeria; Del Gatto, Cecilia; Di Bonaventura, Cecilia; Draghi,Alessandra;
Dicker, Ana; Elson, Alexander; Falco, Clarissa; Fasso, Damiano; Fava, Ernasto; Figuccio, Valerio; Freedman, Naama; Furlan, Giulia; Garita, Robert; Gentzsch,L.R; Gibertoni, Fabian; Granziera, Maddalena; Gromoll, Kim; Guarda, Alessio; Gugliotta, Eleonora; Guillaume, Elise; Haas Sebastian; Hay, Emily; Haywood, Xander; Huang, Jueyuan; Ivanova, Anna; ILAZ; Ishakoglu, Sirma; Jonhardsdóttir, Jana; Kenneally, Anna; Koloosova, Anna; Knowels, Jeremy; Lemberg Lvova, Anastasia; Lotti, Noela; Manes, Steven Antonio; Marchetti, Mattia; Martins Natacha; Massa, Benjamin Mario; Miners, Jade; Moffat, Freya; Morout Penelope; Narcisi Fabrizio; O’Dononvan, Elinor; Orazio, Teresa; Pacelli, Francesco; Papanti, Lorenzo; Papp, Mattia; Perera, Alejandra Valeria; Piras, Yara; Pleuteri, Aronne; Prasse, Antonella; Roaro, Eleonora; Rubegni, Luca; Rubin, Clara; Russo, Valentino; Sa’ Fernandes, Eurico; Salomone, Sergio; Sambo, Giovanni; Schnitzer, Clarissa e Utech, Robert; Selvaggio, Alessio; Semi Audiovisual; Shaposhnikova, Lena; Shuai, Peng; Simone, Jerusa; Siniscalco, Gabriele; Spolverini, Agnese; Stavley, Jonathan; Sugamiele, Mattia; Temchenko, Alisa; Ventura, Chiara; Vera,Vera; Vicentini, Fabiano; Vinci, Alessandro; Wu, Mengyuan; Xu, Yang; Zancana, Vincenzo; Zapf, Margherita; Zicari, Nuccio; Zornetta, Giacomo; Zotti, Federica.

Dominique Cro (b. 1993)

Durante la fiera, a sottolineare l’impegno verso la creazione di un dialogo con la città e le figure operanti nel settore artistico, saranno organizzate diverse panel discussions su temi attuali e di dibattito nel mondo dell’arte odierno.
Il programma di REA! Art Fair 2020 prevede anche l’assegnazione del Premio ReA! 2020.

Selezionati da una giuria esterna, gli artisti finalisti riceveranno insieme al premio la possibilità di esporre le loro opere a Milano e sviluppare le loro competenze con un workshop offerto da The Artists and the Others, partner di REA! Art Fair.

REA! Art Fair è patrocinata dal Comune di Milano e collabora con numerose istituzioni cittadine e regionali. Tra i nostri partner: Artsted, Attiva, Fondazione Adolfo Pini, Hub Art, MF Manifutura collective, MoCDA (Museum of Contemporary Digital Art). I media partner di REA! Art Fair sono: Artebella, Art Nomade Milan, Artribune, The Artists and The Others, Tha Art Gorgeous, Future young talent, Milano Beat Radio.

REA! Art Fair30 ottobre – 1° novembre 2020Vernissage 29 Ottobre ore 19.30 (su invito) Fabbrica del VaporeVia Giulio Cesare Procaccini 4, Milano Ingresso gratuito con prenotazione*, clicca qui.
* REA! Art Fair è in regola con le disposizioni del DPCM del giorno 25 ottobre in quanto classificati come mostra d’arte. L'evento si potrà svolgere in totale sicurezza rispettando le vigenti norme di contenimento del contagio da COVID-19.
info@reafair.comhttp://www.reafair.com
Facebook|Instagram|LinkedIn: rea.fair Supporto alla comunicazione: info@reafair.com

November 8, 2016No Comments

Sarà mica Arte questa!

Domenica 6 Novembre si è conclusa Artissima, una delle più importanti Fiere dell'Arte Contemporanea che abbiamo in Italia.

Il fenomeno delle Fiere d'arte è in continua crescita ed espansione, sia dal punto di vista dei numeri (sempre più espositori, sempre più visitatori), sia dal punto di vista della popolarità. I grandi collezionisti provenienti da tutto il mondo, infatti, non hanno né voglia né tempo di girare ogni singola galleria del Pianeta Terra per selezionare le opere da acquistare ed è sicuramente a loro più comodo trovarle tutte assieme una accanto all'altra in un unico grande sito.

Inoltre, come ogni Fiera che si rispetti, Artissima prevede tutta una serie di eventi ed attività collaterali, che rende la città di Torino frenetica. E' così che si passa ad un ritrovo per esperti del settore, ad un'occasione di intrattenimento per tutti.

La Fiera ha tenuto aperto quattro giorni, durante il primo – snobbissimo – giorno possono accedere solo i collezionisti, o chi nel mondo dell'arte ci lavora. Da Venerdì in poi è aperta ai comuni mortali. La prima impressione che si ha visitandola è, come anticipato dal titolo, ma è veramente arte questa?, non basta un'occhiata veloce per poter giudicare le opere contemporanee, la maggior parte sono difficili e concettuali, che sembrano non significare nulla, o non essere addirittura arte. Come si fa dunque a capirci qualcosa essendo un comune mortale, alias, un semplice turista? Bisogna chiedere!

Ecco però comparire il primo grande ostacolo: il gallerista-tipo non risponderà mai. Questo rende l'impresa ancora più ardua, motivo per cui armarsi di pazienza è il secondo grande requisito da avere, unito a buona volontà e tanta sana curiosità. Solo così si riesce ad estrapolare qualche timida informazione su ciò che si sta osservando e si può cominciare a guardare le stranezze e bizzarrie dell'arte dei nostri tempi con meno pregiudizi e più interesse.

Personalmente ho apprezzato moltissimo l'area dedicata alle librerie: stand che espongono meravigliosi lavori di grandi artisti (più moderni che contemporanei), presentando piccole stampe e disegni su carta, ideali per i collezionisti alle prime armi, che ancora non possono permettersi un Damien Hirst da 12 milioni di dollari. I proprietari di queste editorie d'arte sono molto disponibili e pronti a raccontare la storia che c'è dietro ai manuali che espongono. Ho veramente amato girare in mezzo a quei piccoli capolavori firmati da nomi come Fontana, Castellani, Pomodoro, Boetti.

Al di là dell'estrema soggettività con cui si possa aver vissuto la Fiera e i suoi lavori, vi è stato qualcosa di universalmente percepibile: le ricorrenti tematiche sociali che diffondevano un grande senso di angoscia ed allarmismo. Tante le provocazioni e tanto il senso di disagio. Sono rimasta molto colpita – e quasi disturbata – dall'opera del polacco Karol Radziszewsky presso la "Galerie BWA Warszawa". Essa rappresentava un intero muro pieno di fotografie, molto esplicite, raffiguranti una fittizia gay-gang “Fag Fighters”, fotografata nell'intento di scatenare scompiglio nelle strade dell'Europa dell'est, infliggendo pene tratte dai peggiori incubi omofobici, il tutto mascherati da cappucci rosa. Le immagini risultavano pietose, con rapporti sessuali violenti, non censurati, volgari e molto lontani da una possibile connotazione erotica o dal senso di piacere. L'artista, fondatore della rivista “Dik Fagazine”, che documenta la vita delle persone omosessuali nel vecchio Regime Sovietico, è sicuramente riuscito a richiamare l'attenzione dello spettatore.

Altro lavoro particolarmente inquietante è stato quello dell'artista cinese Li Wei. Egli ha ricreato un perfetto salottino borghese, con tanto di pareti dall'improbabile colore verde oliva, una poltroncina in velluto – che anche nostra nonna ha avuto il buon gusto di rinchiudere in soffitta – da un adorabile Yorkshire bianco – talmente adorabile da incutere terrore – e dalla riproduzione in silicone e vetroresina di un bambino dalla carnagione un po' troppo pallida e dalla smorfia un po' troppo plastica, che nascondeva dietro di sé una simpatica bomba a mano.

Probabilmente è stata la seconda opera più fotografata, dopo la citazione di Alfredo Jaar al romanzo del 1971 di Nanni Balestrini: “VOGLIAMO TUTTO”, situato allo stand della galleria "Lia Rumma" e pronto ad accogliere i visitatori trepidanti.

Tematiche sociali, senso di angoscia, qualche video-art qua e là, poche fotografie, un'intera area dedicata alle performances e tanto, tanto neon, hanno caratterizzato la ventitreesima edizione di Artissima. Forse ho fatto bene a non comprare quella meravigliosa opera d'arte sottoforma di glitter verdi/azzurri gettati a terra, a quest'ora sarebbero già finiti nel Folletto di mia madre.

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